ArteControl Consulting - Tutela e conservazione dei Beni Culturali e Civili - Lotta integrata antitarlo

Area Tecnologica | Errori da non commettere | Ambientali e stutturali

I più comuni rischi da prevenire

Situazioni ambientali e strutturali

Le infestazioni da parte dei tarli non sono semplici accadimenti, ma sono sempre da considerarsi il frutto di un naturale processo di degrado lungo la filiera del legno, influenzato da fattori ambientali, strutturali, di gestione e da abitudini di vita; queste ultime diventano determinanti nel trasformare il processo, da naturale, a perverso e minaccioso per i beni, quando vengano a mancare le misure di prevenzione necessarie per la loro tutela.

RE-INFESTAZIONI CROCIATE INTERNE

Le infestazioni xilofaghe vanno considerate nella contestualizzazione complessiva di ogni ambiente in cui si manifestano.
Nello stesso ambiente, tutti i manufatti lignei presenti - travi, parquet, mobili di arredo, opere d’arte -, interagiscono fra loro in un continuo processo di infestazioni e re-infestazioni crociate.
Non ha senso, quindi, parcellizzare gli interventi di cura, selezionando soltanto alcuni manufatti, per motivi di valore intrinseco o affettivo.
I tarli non distinguono uno sgabello rotto da un’opera lignea decorata di inestimabile valore; un manufatto disinfestato e lasciato in un ambiente ancora infestato, è destinato inevitabilmente a re-infestarsi di nuovo.
Le re-infestazioni crociate differiscono in grado, intensità, manufatto scelto a seconda della famiglia di appartenenza dei tarli.

Cerambicidi

Attaccano, non i manufatti di arredo e le opere lignee in generale, ma solo l’alburno, la parte più esterna delle travi, purché queste non siano più vecchie di 90 anni. Ciò perché, a differenza delle altre famiglie di tarli, non albergano nell’intestino i batteri che permettano loro di digerire la lignina; hanno, per questo, bisogno di sostanze azotate, amido, zucchero e proteine, che sono presenti in abbondanza solo nelle fibre più giovani dell’alburno.
Casi riscontrati di infestazione da cerambicidi su manufatti di arredo dipendono solo dall’utilizzo, nella fase del loro confezionamento, di partite di legname già infestato nei depositi, o nelle segherie.

Anobidi

Sono particolarmente determinanti nel processo delle re-infestazioni crociate fra carpenterie e altri manufatti lignei presenti nello stesso ambiente; lo sono anche a danno, sia degli ambienti nelle immediate adiacenze, sia in quelli situati su differenti piani dello stabile, grazie al fatto di essere ottimi volatori. 
 

Lictidi


Sono la famiglia di tarli più insidiosa e responsabile dei maggiori danni strutturali a carico di legno tenero e caratterizzato da vasi linfatici grossi, sia di carpenteria, sia di arredo: quercia, acero, noce, frassino, fra le specie nostrane,  numerose altre fra le specie esotiche.
La peculiarità di questa famiglia xilofaga di essere particolarmente dannosa è determinata da quattro fattori concomitanti:  abitudini, prolificità, brevità del ciclo biologico, scarsa attitudine al volo.

Abitudini

• Riguardano l’ovo-deposizione e il metodo di scavo operato dalle larve. Ogni femmina deposita un solo uovo in ogni vaso linfatico; per questo, ha bisogno di vasi linfatici grossi e non attacca i legni resinosi, caratterizzati da vasi linfatici stretti.
Ogni larva dischiusa dall’uovo procede nello scavo lungo il suo vaso linfatico, a differenza degli anobidi, che scavano in ogni direzione, intersecando fra loro le gallerie; ciò determina la totale distruzione di un consistente strato di fibre, al di sotto della superficie apparentemente intatta.

Prolificità

• È determinata, sia dal numero di uova depositate, sino a 60 ogni femmina, a seconda delle specie, sia dal brevissimo ciclo biologico, da 8 a 12 mesi, prima dello sfarfallamento nella fase adulta e della riproduzione.

scarsa attitudine al volo  

• Fa si che tendano a re-infestare gli stessi supporti dai quali sono sfarfallati, determinandone, in concomitanza con l’alto indice di prolificità, il rapidissimo degrado.

ZANZARIERE ALLE FINESTRE

La protezione delle zanzariere serve, non solo per tener fuori dagli ambienti mosche e zanzare, ma anche i tarli; ciò può essere determinante per gli insediamenti in areale boschivo, campestre, o rurale, ma anche in ambiente urbano, nel caso che gli ambiti adiacenti, sotto, o soprastanti siano infestati.

Gli individui  di due delle famiglie di tarli più comuni, Anobidi e Cerambicidi, sono ottimi volatori e  frequentemente responsabili degli attacchi alle carpenterie provenienti dall’esterno.


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