ArteControl Consulting - Tutela e conservazione dei Beni Culturali e Civili - Lotta integrata antitarlo

Area Tecnologica | Il buon disinfestatore

IL BUON DISINFESTATORE DI TARLI  

Vademecum secondo i principi di Olympo System Antitarlo

Qualsiasi professionalità che si occupi di legno, dovrebbe porsi, insieme agli altri obiettivi, anche quello di contribuire alla realizzazione della sua durabilità nel tempo; questo può accomunare tutte le professioni, come corollario per superare i confini delle categorie gerarchiche e prefigurare una comunità di intenti fra tutte le professioni. 

RUOLO NELLA FILIERA E NEL PROCESSO DI DURABILITÀ

Il disinfestatore di tarli, funghi e parassiti è titolare della penultima tappa nel processo di tutela del legno che si snoda lungo la sua filiera, prima della messa in opera del legno strutturale e a dimora di quello d’arte e d’arredo; l’ultima tappa è la manutenzione, alla quale partecipa collaborando con la committenza, che ne è l’effettiva titolare.
Il disinfestatore è titolare della seconda tappa, la cura, nel processo di recupero, ristrutturazione e conservazione del costruito storico e civile, che si avvia dopo la messa in opera del legno strutturale e a dimora di quello d’arte e d’arredo, nel processo scandito dalle fasi di diagnosi, cura, messa in sicurezza, prevenzione, monitoraggio, manutenzione. La sua funzione è cruciale nel programma di durabilità del legno e nel sistema sinergico di Conservazione Preventiva ed è importante che il suo profilo risponda alle linee guida dettate con questa da Giovanni Urbani.

DIVERSE LE OPERE – DIVERSI GLI INTERVENTI

Diverse tipologie di manufatti lignei, strutturali. d’arte, d’arredo, oltre che cartacei e di origine animale, richiedono che gli interventi di disinfestazione radicale vengano effettuati con differenti tecnologie e metodologie, specificamente dedicate, caso per caso, ai differenti tipi di opere, per tutelarne l’integrità e per ridurre tempi e costi d’esercizio.
Troppo spesso accade che si forzi l’uso di tecnologie non dedicate, solo perché si dispone di quelle e non di altre, mettendo a rischio l’integrità dei manufatti trattati e, a volte, anche la sicurezza ambientale.

INTEGRITÀ DEI MANUFATTI E SICUREZZA AMBIENTALE

Il disinfestatore coscienzioso si avvale soltanto di tecnologie e metodologie applicative che rispettino l’integrità dei manufatti e la sicurezza ambientale e delle persone.

NO AI GAS TOSSICI

Il disinfestatore ligio si attiene alle norme vigenti e non ricorre all’impiego di gas tossici, da molti anni consentiti solo per i silos alimentari, ma ormai vietati dalla normativa Biocidi per l’uso nel civile; talvolta accade ancora fra i disinfestatori operanti nella filiera alimentare, che si improvvisano disinfestatori del legno, senza che ne abbiano la necessaria preparazione, o, peggio ancora, in consapevole dispregio della legalità.

CAMERA DI FARADY A MICROONDE OBSOLETA

Il disinfestatore aggiornato possiederà ancora la Camera di Farady per la disinfestazione microonde dei manufatti di arredo non delicati, perché ha iniziato l’attività, molti anni fa, con quella, unica disponibile sul mercato, ma ora non la usa più, perchè surclassata da nuove tecnologie, essendo, le microonde, meno sicure per l’integrità dei manufatti, meno semplici da controllare, meno versatili nella diversificazione d’impiego; l’impianto è molto meno facile da allestire e trasportare in loco. Ora il disinfestatore aggiornato la sostituisce  con la bubble a infrarossi.

TUTTE LE TECNOLOGIE DISPONIBILI, OGNUNA DEDICATA

Il disinfestatore specializzato dispone di tutte le tecnologie dedicate, per differenziarne l’impiego, nello stesso ambito, a seconda delle diverse tipologie di manufatti da disinfestare.

          Termo-induzione                      Infrarossi wrap               Infrarossi wrap
          Infrarossi wrap               Infrarossi bubble                 Anossia


SE MANCA UNA TECNOLOGIA, CE L’HANNO I PARTNERS

Il disinfestatore saggio, se non possiede tutte le tecnologie disponibili e se non ha momentaneamente la possibilità di provvedervi, si avvale in sinergia di una rete di colleghi che, al bisogno, colmino le lacune, in regime di reciproca mutualità. In questo modo, riesce a dare il meglio di se, assicurando al committente la tutela dei suoi beni, con il massimo della professionalità.


INTERCETTIAMO I TARLI PRIMA CHE ENTRINO DA FUORI

Il disinfestatore perfezionista sa che le travi interne, che traversano il muro perimetrale aggettandosi nel sottogronda, corrono il rischio di attacco di tarli, le cui larve raggiungerebbero le porzioni interne, scavando in profondità sotto la superficie, se l’altezza del tetto non consentisse agevoli azioni protettive all’esterno. Sa che le larve rimarrebbero indenni, anche se le superfici interne fossero trattate con antitarlo impregnante, perché questo imbibisce solo uno strato minimo.
Dopo la disinfestazione radicale delle carpenterie interne, quindi, non manca mai di proteggerle, applicando, in prossimità dei tratti che annegano nel muro, alcune barriere di intercettazione.

Queste sono iniettori con valvola di non ritorno, distribuiti a raggera, che consentono l’immissione forzata in profondità di antitarlo impregnante, per abbattere tutte le larve in transito, impedendo la loro propagazione.

Applica queste barriere anche per rafforzare la disinfestazione termo-induttiva, che, nei tratti di annegamento nei muri delle travi, specie se con diametri ragguardevoli, potrebbe faticare a raggiungere al loro cuore le temperature necessarie.

RIGORE DEI PROTOCOLLI CON UN MARGINE DI SICUREZZA IN PIÙ

Il disinfestatore perfezionista conosce e applica con rigore i protocolli d’impiego delle tecnologie, sottoposte a sperimentazioni di laboratorio su parametri di tempo e valori ambientali codificati in termini precostituiti e invariabili e sa adattarli, in senso non riduttivo, ma estensivo, per maggiore sicurezza, alle variabili ambientali che si presentano sempre differenti in ogni cantiere, sapendole, di volta in volta, valutare e gestire consapevolmente.

 

RISCHI IMPREVISTI, MARGINI DI SICUREZZA AGGIUNTI

Il disinfestatore esperto sa mettere a frutto le sue esperienze personali, cumulate in anni di esercizio pratico in cantiere, per valutare, di volta in volta, l’opportunità di aggiungere, mai sottrarre, quei margini di sicurezza in più nell’applicazione dei protocolli, che possano compensare le variabili dei parametri ambientali di temperatura, umidità e dei tempi esecutivi che il laboratorio, essendo sperimentale, non ha potuto considerare.

 
 

SE CONOSCI I RISCHI, LI EVITI

Il disinfestatore restauratore d’origine sa che tecnologie e materiali possono impattare sui componenti costitutivi a livello molecolare, con effetti che possono essere percepiti solo nel tempo e sa valutare quando avvalersi, in sinergia, di risorse professionali scientifiche, per stabilire quali debbano essere i limiti di intervento e i casi in cui sia opportuno modificare i piani operativi, specie se non sia possibile stabilire con certezza la natura dei componenti costitutivi dei manufatti.


LE RE-INFESTAZIONI CROCIATE MINACCIANO TUTTE LE OPERE

Il disinfestatore ponderato sa che ogni elemento ligneo presente nello stesso ambiente è soggetto a un processo di infestazioni e re-infestazioni crociate, in continuo rapporto con tutti gli altri e cerca di dissuadere il committente dall’operare una selezione di intervento solo su opere di valore intrinseco, o affettivo; ciò gli è consentito, perché, disponendo di tutte le tecnologie dedicate, può intervenire nel modo più corretto e completo, senza incorrere, per mancanza di qualcuna dedicata, nell’errore di trascurare elementi che, ancora infestati, costituirebbero una costante minaccia di re-infestazioni crociate.

 

LA PROTEZIONE DELL’ANTITARLO È MOLTO VARIABILE

il disinfestatore accorto mette in guardia il committente sull’effimera certezza che la protezione di antitarlo impregnante, pur necessaria, possa bastare a proteggere i manufatti disinfestati, spiegando che la protezione varrà per breve tempo e, soprattutto, non al 100% per tutti i manufatti, in ragione delle differenti capacità di imbibizione  delle superfici, sottoposte a trattamenti protettivi diversi. Travi grezze, parquet verniciato, sedie possono essere imbibiti con antitarlo, ottenendo differenti gradi di protezione, mentre, nel caso del pianoforte laccato, l’imbibizione è possibile solo sulle superfici interne.

PROCESSO DI PROTEZIONE CHIMICA E MECCANICA

Il disinfestatore sollecito fa presente che tutti i manufatti lignei e cartacei presenti nello stesso locale vanno curati e che, sia questi, sia lo stesso locale, vanno messi in sicurezza, con mezzi chimici, meccanici e di cattura, per evitare nuovi attacchi dai locali adiacenti e dall’ambiente esterno, chiarendo che la messa in sicurezza è un sistema complesso, costituito da interventi complementari e inscindibili:
• Bio-deterrente antitarlo impregnante per le superfici;
• zanzariere alle finestre;
• barriere estrusive per colmare le fessurazioni di porte e finestre;
trappole UVA di cattura per la disinfestazione permanente.

NON BASTA LA DISINFESTAZIONE PER TUTELARE I MANUFATTI

Il disinfestatore perspicace non si limita a disinfestare, ma provvede anche ad attuare, in sinergia con altre risorse professionali, tutte le misure di Conservazione Preventiva, che mettano in sicurezza i manufatti e i locali che contengono i beni, con ogni opzione chimica e meccanica necessaria, contribuendo alla loro durabilità nel tempo.


SE SPENDI DI PIÙ ORA RISPARMI MOLTO DI PIÙ POI

Il disinfestatore trasparente fa notare che ciò comporta per lui la rinuncia a nuovi interventi futuri nello stesso locale e, quindi, la perdita di un maggiore introito, sperando, con ciò, di ispirare al committente maggiore fiducia e di ottenere la sua fidelizzazione.
Il disinfestatore propositivo sottolinea come questa modalità sia anche nello stesso interesse del committente, che, con una maggiore spesa iniziale, evita di spendere molto di più in futuro; inoltre, nel caso avesse bisogno di tempo prima di provvedere agli altri locali, può essere certo che, nel frattempo, quelli che sono stati trattati sono al sicuro.
 
 

LE TRE SINERGIE OPERATIVE PER MANTENERE INTEGRE LE OPERE

Il disinfestatore lungimirante promuove prevenzione, monitoraggio, manutenzione, come indispensabili misure per il mantenimento dello stato di integrità dei manufatti lignei e per assicurare la loro durabilità.

 

DISINFESTAZIONI E CONTROLLI CONTINUI SU TUTTI I MANUFATTI

Il disinfestatore scrupoloso adotta sempre apparecchiature di controllo sulle variabilità dei parametri, applicandole a ogni manufatto, o gruppi di manufatti che siano contestualmente sottoposti allo stesso processo di disinfestazione, anche se ciò comporta una inevitabile lievitazione dei costi, che provvederà a spiegare e motivare al committente, ribadendo il principio della qualità e della certezza di conseguimento dei risultati che sono stati prefissi.
Provvederà a raccogliere di continuo i dati di temperatura, umidità, ossigeno, sino alla fine di ogni processo di disinfestazione, di persona nei cantieri che prevedano la sua presenza costante.
Per i cantieri di lungo periodo, come quelli anossici, adotterà strumenti wireless per la trasmissione automatica dei dati, oppure prenderà accordi con il committente, perché provveda a eseguire i controlli più volte ogni giorno e a trasmetterglieli, per consentirgli di intervenire immediatamente, nel caso si riscontrino aumenti dei valori di ossigeno; in questo caso, quali che siano le cause, foro, o cedimento di una saldatura nel film (,) anossico, o altro, ripeterà il processo anossico dal principio, indipendentemente dal tempo trascorso nel trattamento interrotto.

 

AGIRE SULLE CAUSE, NON SUGLI EFFETTI, PER LA DURABILITÀ

Il disinfestatore consapevole sa che, in ambito conservativo e di recupero, i suoi interventi eliminano gli effetti, non le cause, perché avvengono con infestazioni già in atto e sensibilizza il committente alla necessità di eliminare le cause; sa anche che, in ambito progettuale ed esecutivo, alla fine della filiera del legno, può agire all’insegna della prevenzioneeliminando le cause contingenti di successive re-infestazioni crociate  a danno di altri manufatti; ciò vale, sia in ambito civile, per la messa in opera di carpenterie nuove, sia nei Beni Culturali, per i nuovi versamenti di opere in depositi e spazi espositivi e per le movimentazioni di queste da e per le mostre.


PREZZO E QUALITÀ PARITETICI NELLE GARE, PER LA DURABILITÀ

Il disinfestatore deontologico non condiziona le prestazioni a prezzi ridotti richiesti, o imposti che siano, ma sostiene il principio che qualità, integrità, sicurezza, certezza dei risultati e durabilità sono valori irrinunciabili per il patrimonio storico e culturale e anche per i frutti dell’ingegno umano di carattere civile, pratico e affettivo.

È affidabile perché promuove l’applicazione della qualità e diffida delle gare pubbliche in sub e sub-sub-appalto, che considerano il prezzo a prescindere dalla qualità, anziché sottoporre i due valori a valutazione paritetica. È serio perché sa che queste impostazioni di gara sono nemiche delle opere, in termini di integrità e durabilità e, spesso, anche di sicurezza per le persone e non perde occasione per ribadire questi concetti al committente in fase di trattativa.

IL DISINFESTATORE PROTAGONISTA NEL PROGRAMMA DI DURABILITÀ

Con questo profilo, il disinfestatore inserisce il suo ruolo nei criteri più ampi della Conservazione Preventiva, acquisendo a pieno titolo, nelle fasi di progettazione e di recupero, la legittimazione dei suoi interventi, per contribuire a realizzare la durabilità del legno nel tempo.



Scrivici per avere maggiori informazioni.

Motivo della richiesta
Informazioni Consulenza Consigli Risoluzione di un problema Sopralluogo Preventivo Supporto peritale in contenzioso Altro non in elenco

PRIVACY: GDPR Regolamento UE 2016/679 GARANZIA DI RISERVATEZZA. Privacy Policy
Avendo ricevuto adeguata informativa ai sensi del regolamento UE 2016/679, presto il consenso al trattamento dei miei dati personali. I dati del sottoscrittore del presente documento sono trattati in forma automatizzata al solo fine di prestare il servizio in oggetto. Il conferimento dei dati è facoltativo: si ricorda però che, in mancanza di essi, tuttavia, non sarà possibile dare corso al servizio in oggetto. I dati non saranno divulgati.