Martedì 29 Settembre 2020
SUPREMAZIA DEONTOLOGICA SUL GRETTO UTILITARISMO
Tarlo parlante

SUPREMAZIA DEONTOLOGICA SUL GRETTO UTILITARISMO

Sono consulente con registrazione di attività individuale, non titolare di una azienda; la mia attività si esplica in due branche:



• la formulazione di progetti di tutela dei beni lignei, cartacei, zoologici e di correzione delle criticità strutturali e ambientali degli ambiti conservativi, per assicurare loro le ottimali condizioni conservative e di durabilità nel tempo;
• il supporto peritale nei contenziosi, come consulente di parte.
L’unico servizio operativo che svolgo in prima persona è il monitoraggio entomologico e microclimatico, perché assimilabile alla tipologia delle consulenze.

Tutti gli altri servizi vengono da me affidati a una rete di professionisti specializzati e dislocati sul territorio nazionale, che aderiscono alla filosofia operativa di Olympo System Antitarlo e che coordino nel Polo Interdisciplinare.
I colleghi con i quali collaboro più strettamente non sono miei soci, ma partner con i quali condivido un lungo percorso di assidua sinergia nell’esecuzione dei lavori di disinfestazione radicale e di messa in sicurezza che affido loro.

Ciò premesso, il Sistema che ho messo a punto nei decenni prefigura una scuola di pensiero oltre che un profilo operativo; non è casuale la mia propensione alla divulgazione e alla didattica, che da sempre accompagnano il mio percorso: Olympo Teaching.

Per quanto attiene la mia operatività, debbo fare una ulteriore premessa che la ponga nella giusta luce di comprensione.
La mia visione, non soltanto professionale, ma anche di vita personale, è olistica, perché le sue radici affondano nella filosofia estremo-orientale del Taoismo; se ne può avere un assaggio nel mio capitolo LIMITARE LA NATURALE CADUCITÀ DI LEGNO E CARTA dell’e-book, scritto a più mani, QUALE CURA PER I TERRITORI STORICI?.

Per conseguenza, sono interessato, da incorreggibile idealista, più all’affermarsi di una idea e di una visione che al business fine a se stesso. Ciò non significa che disdegni di occuparmi di business, tutt’altro, ma senza infatuazioni e senza indulgere alle lusinghe di grosse opportunità, esercitando nei confronti di queste una severa selezione. Per coerenza, ho sempre ricusato dal partecipare volontariamente a importanti gare di appalto; a volte vengo coinvolto, per quotazioni su servizi di mia competenza, da professionisti che vi partecipano sistematicamente, ma spesso non ne conseguono esiti positivi.
La ragione è semplice: il sistema delle gare di appalto è spesso impostato sull’offerta economica più bassa, non a discapito, ma nell’assoluta indifferenza per la qualità esecutiva che ne consegue e su capitolati che disattendono lo spirito delle linee guida lasciateci da Giovanni Urbani per la Conservazione Preventiva.
Non mi assoggetto all’ipocrisia di questa logica; il mio è un lavoro impostato sulla massima qualità, a ineluttabile vocazione di nicchia, almeno nei Beni Culturali.

Il che non mi ha impedito di ottenervi l’assegnazione di qualche incarico prestigioso: Portfolio.
Riesco a permettermi questa presa di posizione, che può apparire eccentrica e snobistica, perché da 15 anni, cioè da quando l’autonoma ArteControl Cosulting  è nata dopo Artecontrol, espressione di una realtà societaria, usufruisco di un regime pensionistico e di una assoluta libertà di scelte che mi mettono al riparo dall’essere necessitato ai compromessi.

La sezione della rubrica Focus ''Tarlo parlante'', nome ereditato da Artecontrol e conservato, ma trasposto con ArteControl Consulting nell’Uomo pensante di Rodin è, con visione a lunga scadenza nell’ottenimento della fidelizzazione della clientela, l’affermazione di supremazia del senso critico e delle coscienze etica, deontologica e morale sulla gretta logica del profitto e dell’utilitarismo immediati, a scapito del consolidamento nei rapporti interpersonali.

Gianfranco Magri