Martedì 04 Ottobre 2016
INFESTAZIONI E RIMEDIO COME PROCESSI CONTRAPPOSTI
Tarlo parlante

L’infestazione è un processo

L’infestazione da tarli non è un accadimento, ma un processo che parte da lontano e che si dipana, lungo la filiera del legno, oltre l’immediato, protraendo nel tempo ed estendendo nello spazio la sua rete di correlazioni fra beni malati e beni che, per il momento, si presentano “apparentementesani, nel contesto ambientale in cui sono conservati.
La dinamica del processo è connessa alla dinamicità del ciclo biologico dei tarli, i quali attraversano una serie di fasi e trasformazioni: depongono le uova, che generano le larve, le quali crescono scavando gallerie nel legno e, alla fine del ciclo, sfarfallano da adulti. Questi, prima di morire, si riproducono e depongono nuove uova, perpetuando il ciclo biologico. Ecco la dinamica del processo. In parole semplici, questo processo si definisce “re-infestazioni crociate” fra manufatti lignei nello stesso ambito conservativo.

La disinfestazione non è un processo

La disinfestazione, radicale, o probabilistica che sia, non è un processo, ma, esattamente al contrario, rispetto all’infestazione, è un accadimento a rimedio, deciso per arrestare l’infestazione. La sua è un’azione momentanea, se applicata al singolo manufatto, solo perché palesemente infestato.
La disinfestazione non incide sul processo successivo di re-infestazioni crociate provenienti da altri manufatti in fase di incubazione; questi, se non disinfestati, possono nuovamente re-infestare gli stessi manufatti già disinfestati, quando la fine del ciclo apre il periodo degli sfarfallamenti. Parimenti, un manufatto, apparentemente sano, ma in fase di incubazione, quando viene immesso in un ambiente sano re-infesta gli altri manufatti lignei presenti al momento degli sfarfallamenti.

Ecco la dinamica di processo delle re-infestazione crociate lungo la filiera del legno. Vale per il trasferimento dai depositi all’esposizione in una pinacoteca, per il ricevimento di nuovi versamenti in una biblioteca, per l’immissione in casa di un mobile di antiquariato, o per la ristrutturazione di travi e parquet, non sottoposti a disinfestazione preventiva.

L’infestazione è contestualizzata nell’ambiente

Contestualizzare l’infestazione nel suo ambito di conservazione significa considerare, non solo i manufatti palesemente infestati, ma anche quelli apparentemente sani, che possono essere portatori ancora occulti di infestazione e quelli che realmente sono sani, ma minacciati in modo diretto. Contestualizzare l’infestazione significa considerare, non solo il locale nel quale questa si è manifestata, ma anche quelli adiacenti, che possono importare l’infestazione.

Contestualizzare l’infestazione significa considerare anche alcuni  comportamenti errati, come:
• immettere nel contesto nuovi manufatti non controllati e disinfestati preventivamente;
• gestire i ceppi del camino, lasciandoli asciugare accanto alla fonte di calore;
• non proteggere con zanzariere gli ingressi dalle incursioni di tarli provenienti dall’ambiente esterno;
• non attuare manutenzioni ordinarie, facili ed economiche, per prevenire le infestazioni.

I rimedi sono efficaci solo come processo

Solo contrapponendo al processo delle infestazioni, fase per fase, un equivalente processo di rimedi, azione per azione, lungo la filiera del legno, si possono ottenere risultati efficaci e definitivi.

La logica di processo dei rimedi richiede l’integrazione delle varie fasi di intervento:
• la corretta diagnosi, che presuppone una profonda conoscenza dei tarli e del loro ciclo biologico;
• la completa analisi del contesto, dei segni, dell’anamnesi storica, delle dinamiche e dei comportamenti di gestione;
• la scelta delle tecnologie di disinfestazione più adatte al tipo di manufatto, che presuppone di averle tutte a disposizione;
• la messa in sicurezza dei manufatti disinfestati da re-infestazioni successive;
• l’ordinaria manutenzione preventiva, per mantenere sicurezza nel tempo;
• la prevenzione, con le corrette condizioni ambientali di conservazione;
• il controllo di tutela nel tempo, con gli opportuni strumenti e metodologie, che presuppone di saper accompagnare il cliente lungo il percorso di tutela;
• la Camera di Quarantena, per isolare i manufatti infestati e controllare preventivamente quelli nuovi.

Il processo di tutela dei beni dalle infestazioni dei tarli è materia che richiede veri specialisti antitarlo.